Ode ai Mari del Sud

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Un vento spesso del sud
mi batte dentro l’ala
rauco ed aspro come il mare

Fischia nelle cavità
delle mie rocce
come in angusti colli di bottiglia

E riverbero intatta
di onde e di sale
nel giorno rosso di Sicilia

Sono della stessa sostanza del sole!

Si staccano
dalle mie braccia
ali di gabbiano

E con la falcata del purosangue
voliamo, tu ed io,
stretti per i sentieri di maggio
mano nella mano

Mare nostro
che c’incolli addosso
il suono pungente dell’aquila
il verde sporco delle agavi alte
il gusto ispido dei capperi selvatici

Quanto amore e quanta resistenza nei nostri passi sicuri!

Finché il dolce ricordo
di una terra lontana
ci cola e ci stringe il petto

Che sempre è di te gonfio
mio caro mare

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