Sul mare
il vento
è una tromba
che fischia le ore
Nella pesca d’altura
estraiamo
uomini e donne
come tuberi dall’acqua
E affonda
il sogno d’Europa
nei cimiteri salmastri:
Mediterraneo,
che rigurgiti i tuoi figli
senza nome e senza volto,
A primavera
ti tingi ancora
di vergogna