Dalle vostre torri d’avorio,
cadono formule astratte,
di giustizia.
Non vediamo mani tese verso di noi,
orecchie tese ad ascoltarci,
animi tesi a comprenderci.
Ma sentiamo grandiosi discorsi,
che ci rendono ancora più inermi,
distanti da voi,
perché noi,
non vi capiamo.
Noi, non ci intendiamo
del linguaggio di Kant, Hobbes o Rousseau,
ma del diritto
Solo
ad una vita migliore.